---

 

"Unire musica e montagna è per me mettere assieme le due passioni su cui si fonda il mio equilibrio. Io canto, scrivo, leggo, suono ma solo quando il tempo mi impedisce di salire in quota"!... Non ci sarebbe null'altro da scrivere. Sta tutto qui.

E' tutto questo e semplicemente questo che porta il nostro fare musica verso quel mondo tanto sconfinato che è la montagna. E' tutto questo e semplicemente questo che rende i nostri testi, riferimenti, temi tanto pregni di questa materia. Dopotutto chi vive a Lecco per guardare l'orizzonte deve necessariamente alzare la testa!

Ognuno di noi è un piccolo Hemingway con dentro il proprio mare. La personale sensibilità del poeta lo spinge a trovare la poesia anche dentro le cose più banali e scontate. La montagna è invece un patrimonio immenso che stimola persino la sensibilità delle capre. Facile essere poeta se ci vivi dentro.

E ognuno, a suo modo, ne esalta le forme, l'aspetto, lo spirito... a suo modo.

I poeti la cantano, i musici la suonano, gli alpinisti la scalano, i trekkers la camminano, i malgari la pascolano e mungono, i boscaioli la segano e bruciano, i cacciatori la sparano, gli sciatori la scendono, le comunità montane ne preservano lo sviluppo, le associazioni locali ne rivivono le tradizioni, il turista della domenica ne respira l'aria buona.

Ognuno, a proprio modo, ne esalta le forme, l'aspetto, lo spirito...

...con l'atroce sospetto che l'unico modo di preservarla sia quello di tenerle lontano i poeti, i musici, gli alpinisti, i trekkers, i malgari, i boscaioli, i cacciatori, gli sciatori, le comunità montane, le associazioni locali, il turista della domenica...